Giovanna Casotto: L’arte erotica, dal fumetto alla fotografia. Il gusto delle belle donne visto da una bella donna.
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Tu inizialmente studiavi filosofia all’università, poi in seguito, cos’è che ti ha avvicinato invece al fumetto, in particolar modo a quello erotico?
Ero iscritta alla facoltà di lettere moderne e non di filosofia, studiando storia. Da lì al fumetto erotico nessun passaggio diretto, nessun collegamento, niente di niente! Il fumetto erotico è arrivato dopo, dopo, dopo. “Prima” mi sono spostata, ho fatto due figlie, ho lavorato, ho frequentato altre scuole, ho fatto la casalinga….poi è arrivato il fumetto erotico, da sé, come conseguenza naturale del mio bisogno di comunicare in maniera semplice e immediata. Comunicare soprattutto i miei sogni, che erano e sono tuttora di natura erotica….non chiedermi perché…non lo so nemmeno io….
Cos’è stato più significativo e determinante per la tua formazione?
I fantastici disegni di Franco Saudelli!
Quali sono stati per te autori importanti ai quali ti sei ispirata, e quelli che attualmente stimi?
Per l’ispirazione, Franco Saudelli e Leone Frollo. Quelli che stimo? Tutti gli altri!
Chi è quello che ritieni essere il migliore sceneggiatore di tue storie ?
Lillo e Franco
Trovi che ci siamo dei pregiudizi rispetto ad una donna che si occupa di rappresentare l’erotismo, seppure in forma artistica?
No.
Per quel che ti riguarda, nel tuo lavoro essere una donna, è stato più un vantaggio o uno svantaggio?
Né uno, né l’altro. Quello che conta per l’editore è la validità del lavoro. Questo è un lavoro in cui per fortuna le raccomandazioni non servono.
Una curiosità: a te piace rappresentare sempre donne bellissime, con molto pelo, anche sotto le ascelle, questo feticcio da dove deriva?
Il pelo dell’ascella è misterioso come quello della topa. Chissà cosa nasconde?! Un po’ di sudore? Uhmmm…buono…
E’ stato scritto da qualche parte che tu disegni “come un uomo”. Tu condividi questa affermazione ( ammesso che abbia un senso), se sì, lo trovi più un pregio o un difetto?
Sì, è vero, l’ho letto anch’io. Si vede che esiste un modo di disegnare maschile e uno femminile… boh??! Tu che dici? A me sembra una c….bip…a!
Tu hai lavorato anche per la rivista Selen di “Trentini”, e a suo tempo Selen l’hai conosciuta come avete collaborato assieme?
Chi siamo incontrate qualche volta in redazione. Selen è simpatica, sorridente, solare.
Com’è messa l’Italia rispetta la diffusione e l’acquisizione del fumetto erotico? Dove hanno un buon mercato le “opere” che crei?
Non conosco la distribuzione e/o la diffusione e/o la divulgazione del fumetto erotico in Italia. So solo che lavoro molto di più all’estero. In Italia pubblico saltuariamente qualche storia su BLUE.
Il pubblico che apprezzi di più…
Quello che apprezza….
A distanza di tempo come lo vedi adesso il fare fumetti? Quali sono di questo lavoro pregi e difetti per te?
Ora è semplicemente un lavoro. Prima era un hobby.
Tu essendo oltre che una bravissima artista, sei anche una bellissima donna, in passato hai usato te stessa come soggetto,(i miei preferiti J) ti è stato anche questo rimproverato più volte; perché?
Grazie dei complimenti! No, no, non mi è stato mai rimproverato, anzi…
Poi sei anche apparsa come unico soggetto, in una raccolta fotografica per un’edizione di Trentini “La carne e lo spirito”, si trova ancora quel libro? E ne sei stata soddisfatta?
Sì, quel libro si trova ancora….brava Rosangela Betti (la fotografa), non penso a una soddisfazione mia, ma piuttosto alla sua, visto che il lavoro l’ha fatto lei. E lei ne è stata e ne è sicuramente soddisfatta!
(A me sì molto), ma a te intimorisce l’idea di invecchiare?
No, per niente. Invecchiare è un lusso!
Un’icona femminile di altri tempi e una attuale?
Marilyn Monroe. Gisela Scerman. (Beh, grazie per l’iperbole)
Più volte ti sono state chieste apparizioni pubbliche, televisive, anche in veste di eventuale protagonista come conduttrice, ma volontariamente ti sei sempre tirata indietro, hai sempre preferire produrre le tue passioni nell’ombra…
Sì, sì…proprio così.
Qual è la partecipazione televisiva che ricordi più felicemente e quella meno?
La più brutta è stata la prima. La più bella l’ultima (Kitchen di Andrea Pezzi.)
C’è qualcosa che rimpiangi di non aver fatto in passato e qualcosa che invece non rifaresti?
Sì, imparare a nuotare. La moglie.
Secondo te, perché da parte delle donne c’è ancora così tanto pudore nell’usufruire di materiali erotici e pornografici?
Pensavo il contrario, visto che nei porno shop si trovano materiali erotici più per donne che per uomini (falli di ogni dimensioni, mutandine stimolatrici, vibratori, biancheria intima, ecc.)
Ora ti occupi anche di fotografia; questo lo trovi una tua evoluzione rispetto al fumetto, o un’attività scollegata?
No, non è un’evoluzione, ma piuttosto un’involuzione. Tant’è vero che la foto per me, è stato fino a poco tempo fa, solo la base di partenza dei miei lavori, come dire, una sorta di layout.
Come e cosa ti piace rappresentare fotograficamente?
Erotismo.
Tra i fotografi di tutti i tempi, chi eleggeresti?
Jan Saudek.
C’è nello specifico, qualcuno con cui vorresti collaborare?
Spesso mi faccio prendere dall’entusiasmo di collaborare con qualcuno. Perciò che riguarda la fotografia con chiunque sappia maneggiare una fotocamera o con chiunque abbia un piacere dell’immagine simile al mio.
Idee prossime? Un lavoro che non hai ancora fatto ma che vorresti realizzare?
Foto! Foto! Foto! Un libro fotografico di donnine nude.
Cos’è quello che non sopporti nelle persone, e quello che invece apprezzi?
Non supporto l’ipocrisia, la maleducazione, l’egoismo, i denti sporchi. La semplicità, la generosità, l’allegria.
Ci sono autori di romanzi o altri libri ai quali ti senti legata e che ti hanno fatto riflettere?
Tantissimi! Ne nominerò qualcuno: F. Scozzari – R. M. Persig – F. M. Dostoevskij – A. Amurri – Marshall McLuhan – S. Fox – W. Guardrail.
Una frase che vorresti dire a tutti…
Firulì, firulà.