Intervista a Enrico De Angelis

Piero Ciampi Live in un doppio CD...



"Io sono stato a Milano all'ultimo dell'anno. Ho detto: signori, vi amo tutti e mi hanno dato duecentomila lire. Voi siete capaci di questo? Perché io sono un'artista e voi no, dunque dovete stare zitti perché dovete imparare da me. Ascoltate! Quando voi guadagnerete duecentomila lire al giorno per fare cultura, potrete dire qualcosa. Adesso state zitti, altrimenti mi aspettate fuori. Non c'è passaporto per la cultura!" Piero Ciampi Live Castiglioncello -Questo doppio cd raccoglie finalmente anche del materiale inedito di Piero Ciampi, come mai ora è arrivato il momento di renderlo pubblico?

E' dal 1980 che aspetto di pubblicare queste cose, l'anno della scomparsa di Piero, quando scoprii l'esistenza della registrazione al Ciucheba di Castiglioncello, e andai fin là a recuperarla, grazie alla cortesia di Mauro Donati, titolare (tuttora) del locale. Ho fatto poi circolare la registrazione tra gli amici ciampiani, e tu lo sai bene perché, meritoriamente, ne hai pubblicato la trascrizione sul tuo libro. Ma pubblicarla in cd non era facile: per la discografia Ciampi era (ed è) un artista poco "commerciale", figuriamoci poi in anni recenti quando l'industria discografica è decaduta e dischi non se ne vendono più... Però la recente occasione di offrire a un discografico indipendente anche la serata che abbiamo organizzato a Parma con fior di artisti che eseguono Ciampi è stata subito colta da Marcello Corvino della Promomusic di Bologna, un discografico illuminato e agguerrito che ha accettato l'idea di pubblicare tutti i documenti sonori che gli ho proposto: la performance del Ciucheba, quella di Ciampi al Tenco 76 (finora uscita solo in un cd a tiratura limitata, allegato a una rivista) e la serata di Parma. Marcello, all'ascolto di tutte queste cose, si è entusiasmato, tanto che faremo ancora dei lavori su Ciampi insieme.
Piero è sempre stato tra gli addetti ai lavori molto amato/odiato, ora è come se stesse uscendo allo scoperto, raggiungendo davvero tante persone... E' vero. Non è proprio misconosciuto, Piero Ciampi. Naturalmente è tutto relativo: in una società subculturale come quella di oggi non può (e aggiungo: non deve...) diventare popolare. Ma ormai sono tanti i giovani artisti che lo riscoprono e lo interpretano, in disco o in concerto. A me questo basta.

- Il secondo cd è appunto un tributo tenuto a Parma nel 2008 da vari artisti, dove cantavano brani a Piero, molta vicinanza ed affiatamento, qualcuno che hai sempre sentito vicino a lui, e qualche interpretazione che ti ha davvero colpito.

A Parma abbiamo "convocato" sia artisti molto legati a Ciampi (anche esistenzialmente: pensiamo a Pino Pavone o a Nada; oppure solo artisticamente: Marco Ongaro, La Crus, Luca Faggella) sia artisti "vergini" che non lo conoscevano e che, scoprendolo, se ne sono innamorati e l'hanno cantato benissimo. Questa è stata un po' la scommessa: portare sullo stesso piano gli uni e gli altri. Mentre diamo per scontato che Nada nell'interpretare Piero sia stata anche questa volta praticamente perfetta, mi hanno colpito pure i relativamente "giovani" (Bersani, Cristicchi, Fabi, Pino Marino...). Le due vette del disco, però, per me sono il "Palazzo di giustizia" di Marco Ongaro e, davvero irresistibile, l'"Adius" di Capossela.

-Qual'è secondo te il suo discorso e il messaggio più forte nel suo delirio poetico?

Saperci contemporaneamente commuovere e divertire. Il misto di violenza e tenerezza. Di tragicità e ironia.

- Ti sei fatto un'idea di quale sia il pubblico forte di Piero, se com'è uno particolare?

Piero ti sbatte in faccia carni crude, o sei in grado di prenderle o scappi. Il pubblico che lo ama è quello che non ha paura di sentirsi dire la verità. Quella dei sentimenti, soprattutto.

-Cos'è che ce lo fa amare ed apprezzare, sentire vicino senza mai sentirlo vecchio fuori moda ?

Ciampi è modernissimo. Ecco perché non ha avuto successo a suo tempo.

- Ultimamente sono usciti diversi tributi tra discografia, film e varie su Piero, qualunque lavoro si faccia in sua memoria ben venga perché si espande comunque la conoscenza o si può correre il rischio di darne un'immagine sbagliata, cosa ne pensi?

Con Piero c'è sempre il rischio di ridurlo al luogo comune del "maledettismo", all'aneddotica del "genio e sregolatezza". Le stesse due registrazioni live che ho pubblicato in questo album incoraggiano a questa visione. Però è la verità reale, quindi da lì non si scappa. Se non si eccede in quest'ottica, ogni documento è utile a farlo conoscere.

- Qual'è la cosa più bella che ricordi i Piero? e qualche rammarico nei suoi confronti?

I tre giorni che lui passò al "Tenco" nel 1976 sono un ricordo folgorante. Stavo sempre con lui, non riuscivo a staccarmene, come ne fossi innamorato. Ho il rimpianto di non averlo chiamato a fare altri concerti dopo il "Tenco", nella mia città per esempio, dove organizzavo concerti di cantautori, ma pensandolo ingovernabile ebbi paura. Non me lo perdono. E poi di non aver saputo subito che stava male. Magari sarei andato a cercarlo.

- Avendolo conosciuto se vedesse il mondo oggi cosa esclamerebbe secondo te?

"Ma vaffanculo", ovviamente.


DOPPIO CD PIERO CIAMPI LIVE

Piero Ciampi live al "Ciucheba": 01. parlato 02. "Il marciapiede" 03. parlato 04. L'amore è tutto qui 05. parlato 06. Te lo faccio vedere chi sono io 07. "Il paralitico" 08. Adius 09. parlato 10. Ma che buffa che sei 11. parlato 12. Il giocatore 13. parlato 14. "Notte" 15. epilogo (Mustafa) CD2 - Omaggio a Piero Ciampi: 01. Morgan - L'amore è tutto qui 02. Il denaro 03. Pino Marino - Sporca estate 04. Tu no 05. Marco Onagro - In un palazzo di giustizia 06. Pino Pavone - Sobborghi 07. Samuele Bersani - Qualcuno tornerà 08. Niccolò Fabi - Fino all'ultimo minuto ) 09. Luca Faggella - Livorno 10. Il lavoro 11. La Crus - Il vino 12. Simone Cristicchi - Autunno a Milano 13. Io e te, Maria 14. Nada - Confiteori 15. Eri proprio tu 16. Vinicio Capossela - Adius 17. Orchestra del Teatro Regio di Parma - suite strumentale di frammenti da canzoni di Piero Ciampi 18. Il vino 19. Tu no 20. Ho bisogno di vederti 21. Io e te Maria



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