Melissa Panarello & Gisy: Faccia a faccia
Melissa intervista Gisy.
Gisy intervista Melissa.
L'evento che ritieni sia stato più importante della tua vita...
Gisy: essere venuta via dal paese di Vicenza
Melissa: per la mia vita sicuramente la pubblicazione del mio primo romanzo. per la mia felicita', invece, non e' ancora accaduto alcun evento.
C'è qualcosa che se potessi tornare indietro nel tempo non rifaresti o vorresti cancellare?
Gisy: si', essere al mondo.
Melissa: no, non particolarmente.
C'è invece il rammarico per qualcosa che non hai fatto e avresti voluto fare?
Gisy: approfondire gli studi di genetica.
Melissa: no, non particolarmente.
Una cosa che per te sia valore assoluto...
Gisy: la generosita'.
Melissa: non ho mai avuto dei valori, ma mi ritengo una persona onesta e leale. ecco, credo che la dignita' sia un valore e ritengo che debba essere un valore assoluto. ma vallo a spiegare a certi pecoroni la' fuori
Tre cose che vorresti sparissero dalla faccia della terra e tre che invece vorresti esistessero..
Gisy: i soprusi, l'invidia, la gelosia.
Melissa: sono troppe le cose che vorrei non esistessero, ma mi limitero' a tre, si'. dunque, la prima cosa che vorrei cancellare dalla faccia della terra sono le automobili, seguite dai cellulari e poi cancellerei pure tutti i parlamenti e i governi del mondo, non servono, ci si puo' benissimo organizzare in piccoli gruppi e autogestirsi. vorrei che invece esistesse il superpotere del teletrasporto, perche' ho paura degli aerei ma mi piacerebbe andare in laos e non so come fare. vorrei un mondo in cui uomini e animali vivono in simbiosi e nel rispetto, un modo vegeteriano. e poi vorrei la macchina del tempo, oh, sarebbe cosi' bello, potrei scrivere il mio romanzo senza sforzare troppo l'immaginazione.
Perché si devono sempre screditare i libri scritti da donne che fanno riferimento al sesso - nonostante si trasformano volentieri in successi editoriali?
Gisy: da' fastidio che una donna possa permettersi quello che gli uomini fanno da sempre. - cioe manifestare la propria liberta' sessuale come piacere anziche' come dovere strettamente coniugale. la parola troia e' un'offesa alle donne, ma vari uomini senza troie non sanno poi come stare. a volte bisognerebbe essere compiaciute,e' sinonimo di potere., un potere che rigirano a sfavore.
Melissa: perche'una donna consapevole della sua sessualita' e' una minaccia. una minaccia per l'integrita' della societa', una minaccia per la famiglia, una minaccia per l'uomo, per l'appunto. perche' a te pare logico che una che ha raggiunto la consapevolezza del suo clitoride senta il bisogno di farsi un famiglia e avere tanti nipotini? il sesso in italia e' ancora visto come una cosa sporca, come fare la cacca, una cosa da espletare senza gioia ne' piacere. per questo, poi, quando qualcuno ne scrive si indica subito come uno sporco amorale. tutto cio' che vive dal ventre in giu' e' vietato. sono gli anni dell'illuminismo, questi, gli anni della ragione. il sesso e' una cosa per malati.
Cosa ne pensi del femminismo oggi?
Gisy: una cosa dannosa per la maggior parte delle donne.
Melissa: che non ha piu' ragione d'essere. laicismo, questo si' che ha senso. ma per tutti, donne, uomini, bambini e animali (io ce li metto dentro sempre)
Come lo pensi il tuo futuro?
Gisy: fatico pensare anche al presente.
Melissa: non lo penso. non penso al passato ne' al futuro. non penso nemmeno al presente.
Descrivendoti in massimo 5 aggettivi...
Gisy: ironica, stanca, asessuata, cinica, dolce.
Melissa: pigra, cinica, ingenua, irosa..il quinto non mi viene
C'è qualche autore con il quale ti piacerebbe collaborare?
Gisy: son tutti stranieri e non so bene l'inglese.
Melissa: no
Ci sono degli autori anche del passato che per te son stati dei maestri?
Gisy: Thomas Bernhard, Albert Camus, Fabrizio De Andre', Mia Martini, Piero Ciampi. cmq tanti.
Melissa: no
Qualcuno che stimi particolarmente?
Gisy: alcuni miei amici.
Melissa: no
Ci sono persone che ti hanno deluso, o incontrato autori che ti aspettavi in un modo e invece poi si sono rivelati diversi ?
Gisy: si', c'era uno scrittore che scriveva cose che mi facevano morire dal ridere - poi l'ho conosciuto e lui era sempre serio -e anche se faceva le battute rimaneva serio lo stesso.
Melissa: cerco sempre di non conoscere gli autori che amo, perche' quei pochi che ho conosciuto si sono rivelate delle carogne. danno il meglio di se' nei libri, poi alla gente che vedono tutti i giorni danno la merda, quella che non hanno il coraggio di scrivere nei propri libri. io faccio il contrario. scrivo merda e regalo oro ai passanti. visto che generosita'?
Di fatto trovi che il mondo sia un contenitore "buono" o "cattivo"?
Gisy: dipende dove e come nasci. direi che il buono è come trovare il pagliaio nell'ago. ma mi sbaglio spesso poi... magari riserva sorprese molto ben nascoste, altri me lo diocono, ma io esco poco di casa.
Melissa: non lo so, quel che e' buono per me potrebbe non esserlo per qualcun altro, per cui non puo' essere in assoluto buono o cattivo. viviamo in un mondo creato su misura da e per gli uomini, per cui e' un mondo umano, e l'umanita' e' di per se' cattiva ma anche sorprendente e, quando capita, generosa.
Tu non provi un senso di impotenza di fronte la cronaca di tutti giorni? cosa si potrebbe reagire a questo?
Gisy: si', e' terribile - non posso sentirla la cronaca mi vien da piangere proprio per questo senso di impotenza. ho paura a volte,che questo senso di impotenza trasformi me a mia volta in una criminale. non credo si possa fare molto. spengo la tv.
Melissa: certo. ci vorrebbe la rivoluzione francese. i metodi pacifisti non mi sono mai piaciuti e sono cosi' deboli che i potenti non hanno tardato troppo ad assorbirli. ormai pace e' una parola che usano a sinistra come a destra, la usa bush e poi il pischello del centro sociale. non va bene, questo. bisogna cambiare atteggiamento, armarsi. saro' pure violenta, ma questo mondo ha bisogno di una scossa, somiglia tanto a quei rapporti tiepidi in cui due persone non hanno piu' nulla da dirsi. non dico di tornare alle br, ma appunto alla rivoluzione francese. spazzare via clero e casta, spazzare via le corporazioni, le multinazionali.
Se c'è, una frase che vorresti dire a tutti...
Gisy: abbiate riguardo delle persone vive e vegetali.
Melissa: ogesu'
Cominciamo dagli inizi, che bambina eri? cosa ti piaceva fare? quali erano i tuoi giocattoli preferiti? e come ti piaceva vestirti? e che musica ascoltavi? e come passavi il tuo tempo?
Gisy: ero tranquilla, dormivo spesso,come ora del resto. ma avevo delle inquietudini - odiavo tutti i cartoni animati da bambina che mia mamma voleva che io guardassi (tipo candy candy o georgie) lady-oscar gia' miintrigava di piu' che non si capiva se era una donna o un uomo - (poi amo gli uomini androgini) odiavo le cose da ragazza leziose - allora guardavo sempre i cartoni "da maschio" tipo l'uomo tigre o gigo robot. i giochi piu' che altro erano all'aperto, tipo fabbricare trappole artigianali per animali selvatici, arrampicarmi sugli alberi starmene sopraa leggere dei topolini o cavarne le ciliege, esplorarele grotte e osservare le cose della natura, poi giocarea pallone. ho avuto una gran repulsione per i vestiti da bambina, tipo gonne fiocchetti e per il rosa, avrei voluto essere un maschio, son cresciuta in mezzo a ragazzini. ascoltavo i beatles e mia mamma per un perido era iinvasata di gianna nannini. "bello bellissimo" gli ricordava un suo moroso che aveva gli occhi neri da orientale, ma era poi da forli' - credo sia schiatatto di recente.
Melissa: ero taciturna e saggia, come lo sono adesso, d'altronde j. fino ai sette anni sono stata figlia unica, quindi mi toccava arrangiarmi da me per giocare. non amavo i giocattoli, a quattro anni i miei mi regalarono una macchina da scrivere e con quella ho cominciato a scrivere. giocavo "alla scrittrice persa nell'isola deserta", mi installavo in giardino e scrivevo immaginando di essere reduce da un naufragio. scrivevo le mie memorie, e a quattro anni avevo un sacco di memorie. indossavo sempre completini da bambina perbene, che mia madre pagava una fracca di soldi. il mio preferito era un vestito blu con scollo alla marinara e un grande fiocco di raso al centro. poi mettevo le ballerine lucide e le calzettine bianche. il sogno di qualsiasi pedofilo, insomma. talvolta indossavo maglioni di lana a collo alto ad agosto, mi e' sempre piaciuto soffrire. la musica? da mina a mia martini, loredana berte' e i deep purple. mia madre mi vieto' le canzoni di cristina d'avena.
Che rapporto avevi con l'altro sesso, a quel tempo? come trattavi i bambini del quartiere? come giocavate? eri una leader o te ne fregavi degli altri?
Gisy: ero l'unica ragazza in quel posto, e ci saranno state al massimo 50 case, giocavo solo con ragazzi, cercavo i reperti di guerra, giocavo a pallone, e camminavamo su per le montagne - dovevo farcela, non volevo essere da meno - a volte erano un po' sadici, mi facevano pesare in un qualche modo che fossi una bambina e io ne risentivo; a volte andavano pesi anche con gli scherzi: ricordo che una volta mi legarono con del filo spinato cosi' per divertimento- altre volte a mia volta con ragazzi piu' quieti diventavo maleducata, ricordo che presi a frustate di spine uno e si mise a piangere - non avevao piu' di 11 anni - in certe zone la violenza diventa una soluzione dl sangue. mi spiace a pensarci.
Melissa: non giocavo con i bambini del quartiere. e a scuola i miei compagni non mi invitavano mai alle feste, sara' per questo che da grande poi le ho odiate, le feste.
Perché secondo te durante l'infanzia è più facile essere se stessi? e' davvero l'unico momento della vita, insieme agli ultimi istanti prima della morte, in cui si possono sparare cazzate senza essere giudicati? o si possono sparare anche dopo, le cazzate? (coscientemente, dico)
Gisy: si hanno meno mezzi di confronto con il mondo, e anche la capacita ' di elaborare grandi teorie - compresele menzogne verbali e dell'agire e' piu' scarsa - poi diamo perscontato a quell'eta di aver ragione per lo tesso fatto che si e' cosi.- il confronto crea il senso comune l'inadeguatezza di conseguenza ci sposta.
Melissa: io continuo a spararle, coscientemente. poi vengono fuori anche quando non voglio, ma e' un rischio da correre. credo che non si debba mai crescere troppo, contrastare a tutti i costi l'arrivo della vecchiaia a colpi di lecca lecca e codine e risate.
Quando sei cresciuta e hai sentito gli altri fischiarti dietro, cosa hai provato? hai capito di possedere un qualche potere? oppure ti fiondavi davanti al primo specchietto disponbile per controllare che non avessi una caccola appiccicata ai capelli?
Gisy: oh si' certo ne ero felice e mi riempivo il reggiseno di cotone! ma e' anche vero che io mi sentivo inizialmente meno cittadina di altre che abitavano nella piazza del paese ad esempio ! La vera forza l'ho avuta dopo i 13 anni con un fidanzato che mi adorava , e con quale sono tutt'ora amicissima - dove ho scoperto il vero mondo del potere fare, dell'agire - e' la donna che decide in genere - se ha consapevolezza ...lo specchio era comunque sempre con me, ora meno - ma son sempre stata una gran narcisista! mi specchiavo mentre mangiavo, a lezione, da sotto, in su, di lato, di tre-quarti, pensavo fosse impossibile che qualcuno potesse anche non desiderarmi ! si' un po' di manie di grandezza lo ammetto ! ma in parte me ne davano conferma..era cosi pertutte le ragazze carine pero' !.
Melissa: ho preso coscienza della mia femminilita' verso i quattordici anni, quando un ragazzino piu' grande di me mi disse "stasera mi masturbero' pensandoti". mi sono sentita potentissima e da allora ho sempre creduto che avrei potuto farne cio' che volevo degli uomini.
Oltre alla questione economica, perché hai scelto di diventare una modella fetish e non una modella e basta?
Gisy: qui gioca il caso - mi appassiona anche il fetish si', ma all'inzio era la necessita' dell'esibizione. esserci in un qualche modo - farmi vedere di piu'- e questi signori autori me ne hanno dato la possibilita' . poi a vole ti trovi in strade che ti dimentichi anche te perche' le hai prese. mi ha insegnato molto questo lavoro, come fare la cameriera del resto. sono esperienze di vita.
Perché, invece, hai deciso di scrivere?
Gisy: necessita' malessere e malinconia. ho sempre scritto dai 10 anni in poi. naturalmente quando lo si intraprende come lavoro poi ci si affina anche - ma di base credo ci debba essere una necessita' di gridare- una condivisione. anche scrivere a suo modo e' una forma di esibizione; un malato che dice,ehi guardate sto male, sto male - son qui. per me e' un po' cosi. poi ognuno ha propri messaggi...
Melissa: perche' era, ed e', il mio unico modo di comunicare. non sono capace di comunicare in altro modo. e un essere umano non puo' vivere nella completa solitudine, avra' pure il diritto di esprimersi in qualche modo.
C'è un'epoca in cui ti sarebbe piaciuto vivere? se sì quale? se no, ti piace vivere in questa, di epoca?
Gisy: mi son sempre sentita fuori tempo e fuori spazio. gli anni '50. ma non in italia. qui lo accetto.
Melissa: ho sempre sognato essere una spadaccina, come lady oscar. oppure una strega durante il medioevo. oggi le streghe sono inflazionate, e vengono trattate fin troppo bene, con rispetto quasi.
Un sogno ricorrente?
Gisy: ah, vari, gatti che mi parlano, persone che poi si rivelano essere demoni, morti, feriti, un gran vento. omicidi di altri, io che vengo uccisa, morti che mi minacciano, morti che mi rassicurano.....morti che fanno girotondo e stanno bene. alcuni sono miei amici, quando sto per svegliarmi li saluto. loro devono restare la'.
Melissa: da bambina sognavo di stare in un castello degli orrori. un uomo bellissimo e oscuro mi chiedeva di fare l'amore con lui, se no avrebbe ucciso mio figlio. l'ho fatto per vari anni, poi verso i dodici anni non lo feci piu'.
Un rimpianto?
Gisy: non essere riuscita a mandare a fanculo alcune persone. c'e' caso che prima o poi lo faccia, magari tramite i libri.
Melissa: no
Ti era mai capitato di ricevere delle domande da una che non le sa fare, come me?
Gisy: no mai !
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