GoGo Suicide: intervista
GoGo modella suicide, bella, bionda, e dice NO! Dalla musica classica alla filosofia del linguaggio… Ci racconta con passione le proprie passioni.
Come e perché hai iniziato il lavoro di modella?
Sono una di quelle persone che crede molto nella casualità, e così un po' per curiosità e un po' per la mia dipendenza cronica da internet, a un certo punto ho conosciuto il sito di Suicide Girls.
Mi sembrava un bel progetto, era il 2003, il sito era piccolo, con poche ragazze, e un'attitudine di base molto diversa a quella che si è sviluppata adesso.
Dopo un annetto di esitazione ho mandato l'application, senza uno scopo ben preciso, direi quasi per gioco, e pubblicato il primo photoset; si sono create molto velocemente sempre nuove collaborazioni con fotografi e artisti vari esterni al sito di SG.
Trovi quindi che internet sia un mezzo fondamentale oggi almeno per lavoro? E per i rapporti interpersonali? Credi sia vantaggioso o no come strumento?
Sicuramente sì, per quanto riguarda il lavoro. Ormai la conoscenza dell'uso del computer e di internet sono praticamente impliciti e obbligatori dal lavoro più canonico di impiegata a lavori più inusuali come può esserlo quello di modella.
Per quanto riguarda i rapporti interpersonali è una faccenda un po' contraddittoria, da una parte un'esclusione dal confronto diretto permette quasi di aprirti di più e raccontare cose che di persona non faresti mai (vedi tutte quelle persone che vivono la propria sessualità come un problema e si rivolgono alla chattata di turno perchè non hanno il coraggio di aprirsi con i/le propri compagni/e) dall'altra viene a mancare quella componente fondamentale che è il contatto umano, il linguaggio del corpo, lo scambio di sguardi.
Diciamo che ha i suoi pro e i suoi contro, nei pro ci aggiungerei che puoi parlare con chi vuoi, in qualunque parte del mondo, e quanto vuoi, a costo praticamente nullo.. nella mia visione cyberpunk delle cose influenzata da tutti quei manga e film giapponesi però, un giorno (non molto tardi) ne saremo totalmente soggiati! ahah
Come vivi questa esperienza da Suicide? E c’è un motivo specifico per il nome di GoGo?
I riscontri fin'ora sono sempre stati positivi, si guadagna qualche soldino che non fa mai male, in più grazie a SG sono stata a Los Angeles nel 2005 e sto per tornarci a breve (cosa che non avrei mai potuto permettermi da sola come studentessa squattrinata), ho girato un dvd divertendomi moltissimo con ragazze venute da tutta Europa, fatto un calendario, partecipato a un tour europeo con il gruppo The Fire, e preso parte a video e trasmissioni televisive.. sempre nel 2005 ho partecipato al rock in idro con altre ragazze italiane facendo performance davanti a migliaia di persone.. mi ha portato molta fortuna!
il nome GoGo non ha un significato particolare, mi piaceva perchè è breve e suona bene!
Tanto per fare un po’ di chiarezza, una ragazza per essere una “suicide girl” che particolarità deve avere?
Inizialmente so che le selezioni erano molto più dure e circoscritte a look particolari, al momento il sito si è ingrandito talmente tanto da includere più di mille ragazze, quindi un po' di buona volontà, qualche idea, e un viso fotogenico.. e il gioco è fatto.
Fare la modella può essere un lavoro come un altro? Per te lo è?
Purtroppo come ben sappiamo in Italia questo tipo di lavoro non ha un grosso mercato come invece può esserlo in america o in altri paesi, lì hanno una cultura del cosiddetto "alternative modeling" (definizione che tra l'altro non mi piace granché) molto più vasto, e certe ragazze riescono a vivere solo con quello.
Economicamente quindi non è un lavoro su cui puntare tutto, almeno per me, lo prendo più come un passatempo e una possibilità di poter esprimere anche attraverso la fotografia e le immagini le mie idee, su SG i temi e i dettagli di ogni set li decido io, cercando sempre di includere riferimenti a opere o artisti che mi sono cari (come Trevor Brown, Ichiriduka, il film Léon..), con gli altri fotografi cerco di raggiungere un risultato il più vicino possibile ai miei interessi, e quando questo viene a mancare preferisco rinunciare e aspettare offerte migliori.
Cos’è che escluderesti in maniera tassativa da delle proposte di lavoro, e cosa invece ti piacerebbe fare che non hai ancora fatto?
Escluderei sicuramente i lavori legati a temi troppo forti ed espliciti, il nudo volgare e gratuito, e tutte le situazioni in cui mi sentirei a disagio, il tipo di foto di suicide è e resta esclusivo al sito e non ho interesse a replicarlo altrove. Quando lavoro con altri fotografi mi piace sviluppare idee creative e più concettuali.. quello che mi piacerebbe fare e che ancora non ho fatto è posare per un pittore, ma spero e conto di rimediarci presto! Ho già qualche proposta in attivo con un personaggio che ADORO ma non dico niente per scaramanzia..
Cosa ne pensi della pornografia invece…e cos’è pornografico?
Della pornografia mi verrebbe quasi da dire che è indispensabile, in quanto basata sulla cosa attorno alla quale (volenti o nolenti) gira un po' tutto, ovvero il sesso.. per me non è solo il filmetto, o la foto di un atto sessuale, può essere "porno" uno sguardo, una movenza, un modo di fare.. Personalmente non farei mai dei lavori comunemente definiti pornografici, perchè non mi interessano.. però posso dirti quali mi piacciono! Quelli fintissimi e super patinati, eheh..
Se tu dovessi descriverti con tre aggettivi quali sceglieresti?
Passionale, impulsiva, solitaria. Se lo chiedi alla mia parte più privata.. GoGo probabilmente risponderebbe solo zombie zombie zombie :) eeheh
Trovi che gli uomini siano più attratti o spaventati da donne che vivono questi ruoli estetici..?
Dipende sempre con chi hai a che fare. Alcuni semplicemente ti etichettano come persona "poco seria", a priori. Come se fare foto facesse automaticamente di te una persona facile, o superficiale. Fortunatamente questo tipo di uomini si affianca anche a chi invece ne è attratto, divertito, ed è soprattutto in grado di rispettarlo.
E con le tue colleghe trovi più complicità o ci sono anche delle gelosie a volte…
La maggior parte delle volte ho trovato complicità, e con alcune delle ragazze italiane di SG è nata una grande e profonda amicizia. Ne abbiamo fatte di tutti i colori insieme e siamo molto unite.. alcune di loro hanno preso casa insieme e convivono, e manteniamo sempre i contatti in modo costante.. le adoro!
Quando si creano delle invidie e delle gelosie, semplicemente mi scanso. Sono una persona che non se ne cura, di queste cose da ragazzette. Ho ben altro a cui pensare :)
La bellezza è un valore?
La bellezza canonica propinataci dai media è pressoché irraggiungibile, e la società ci impone di essere "belle" per essere considerate. Poi però se sei bella sei senza cervello. O viceversa. E' una contraddizione continua e senza senso.. per me ciò che conta è sentirsi bene col proprio aspetto. Avere coscienza e conoscenza del proprio corpo, senza risparmiarsi nell'autocritica. Ma neanche indugiarci troppo, a volte certi difetti valorizzano e caratterizzano la persona.. mi viene in mente il dentino storto di Patricia Arquette, ad esempio.
Cose’è che è volgare fotograficamente parlando?
Il nudo gratuito sbattuto in modo violento agli occhi di chi guarda, il cattivo gusto, la mancanza di contenuti..
Credi ci siano ancora molti preconcetti verso il lavoro di modella?
Ne sono assolutamente convinta. Basta guardarsi attorno e sentire ciò che dice la gente. Poi però se hai un gruppettino musicale mediocre e sono 20 anni che ti sbatti per un concertino con 30 persone, e arrivano delle ragazze che solo per aver fatto delle foto hanno l'occasione di stare su un palco davanti a migliaia di persone e con gruppi dal nome importante, allora scatta l'invidia.
E io rido.
Qual è stata per ora l’esperienza che ricordi con più piacere?
Ce ne sono state diverse.. Forse girare il dvd Italian Villa, una settimana assolutamente deliziosa con bellissime ragazze, grandi amiche, aerobica nude in piscina a mezzanotte e cazzeggio nella sauna in una bellissima villa sperduta tra le colline! E' stata un'esperienza unica..
Ci sono state anche esperienze meno felici?
Per fortuna sono sempre riuscita ad evitarle, basta un incontro preliminare con il fotografo per capire che aria tira. Non sempre trovi persone professionali, ma basta tenere gli occhi aperti e seguire l'istinto. Se sento che la situazione si fa equivoca o sgradevole, cortesemente rifiuto il lavoro :)
C’è qualcuno che stimi particolarmente e con cui vorresti lavorare?
Beh è più una fantasia perchè sarebbe assolutamente impossibile.. la sparo grossa.. anche se non è un fotografo, sicuramente Saudek.
Qual è per te un valore assoluto?
Il rispetto e la fiducia. Troppo spesso vengono a mancare per egoismo ed egocentrismo.. e poi la famiglia, non quella dei legami di sangue, ma quella che ti crei da te con le persone più care.
Tu ti interessi e fai anche filosofia, questa passione come la concili col lavoro?
Filosofia è una facoltà che non richiede la frequentazione obbligatoria, in realtà studio a intervalli irregolari, a volte mi lascio un po' andare per svogliatezza e per mancanza di organizzazione!
E' una passione che innanzitutto mi ha insegnato a ragionare, a usare il cervello e capirne i meccanismi nel formulare un discorso.. come dico sempre, io sono un Socrate nato, di ogni argomento amo trovarne la confutazione, per confrontarmi con chi ho davanti, e vedere fino a che punto è in grado di sostenere la sua tesi. Ti permette di scambiare qualcosa di profondo con la persona con cui stai parlando. Studio filosofia del linguaggio, per cui è soprattutto su quello che pongo l'attenzione. Troppa gente non ha voglia di parlare, non vuole mai mettersi in discussione e fugge dal confronto diretto.. Invece addentrarsi in un discorso e scoprire i propri punti di forza ma soprattutto i propri limiti è altamente stimolante.
Trovi che di fondo questo voglia dire che c’è “poco ascolto” nelle persone?
Credo che piuttosto ci sia poca comprensione. Ciò che diciamo non ha nulla a che vedere con l'idea di partenza, una volta che lo esprimiamo usiamo parole che non gli appartengono e in più il destinatario, chi ascolta, lo interpreta a modo suo, un modo completamente diverso e che non ha a che vedere né con ciò che volevamo dire né con la natura originale dell'idea. E' un bel casino, eh? Si parla tanto di capacità innata del linguaggio, e poi è come se tutti parlassimo lingue diverse.. per questo è così prezioso avvicinarsi il più possibile a chi SENTE le parole in modo simile al tuo..
Filosofia del linguaggio…un bel rovello, ma credi che si posa giungere da qualche parte in questo approfondimento, voglio dire la disgregazione come analisi di un discorso nella sua struttura, “smonta” la materia a tal punto, come potrebbe essere un agglomerato di atomi per una sostanza, non fa perdere anche il contatto con il reale, anziché averlo a maggior ragione sotto controllo? Segui dunque anche Chomsky..?
Esattamente, come dicevo prima, è come se tutti parlassimo lingue diverse dal punto di vista del sentire (anche se concordo con Chomsky sul fatto che sostanzialmente la differenza canonica tra le varie lingue sia apparente in quanto il meccanismo innato alla base è lo stesso), analizzarne la struttura ci aiuta a capire i meccanismi che ci accomunano, ma addentrarsi troppo rischia di alienarci soltanto, facendoci ritrovare di nuovo al punto di partenza, ovvero soli con noi stessi. E l'uomo per natura ha bisogno di aggregarsi.. per cui come con tutte le cose bisogna trovare e riconoscere il proprio limite. Però ti parlo del vivere quotidiano.. dal punto di vista della ricerca un approccio anche molto scientifico al linguaggio lo trovo interessantissimo.
Come vorresti vedere il tuo futuro nel lavoro?
Come tutti credo, mi piacerebbe vivere di ciò che mi appassiona, ma sono realista e credo che sia davvero molto difficile.. continuerò con questo lavoro fino a che ne avrò la possibilità, e nel frattempo conto di trovare la mia strada, che ancora non mi è molto chiara. Sto prendendo in considerazione l'idea di trovare un lavoro che mi permetta di essere sempre in viaggio, perchè il viaggio mi fa sentire sempre bene.. sia che si tratti di una macchina che corre in autostrada di notte ascoltando Miles Davis o Tom Waits e fumando sigarette, o che si tratti di una moto in strade di campagna, o di un treno guardando il paesaggio che ti scorre insieme ai pensieri… E poi mi attira molto l'idea di non avere una dimora fissa, di lasciare piccole tracce in diversi punti e in diversi luoghi, un po' l'ho sperimentato andando in tour europeo due anni fa, ed è stato indimenticabile.
E tra vent’anni come ti vedi tu come persona?
Se dovessi risponderti ora ti darei solo una serie di risposte sconnesse e surreali.. più che come mi vedo posso dirti come spero di sentirmi, tranquilla e appagata.
Attenzione… suoni pure il piano, dei classici bellissimi, questo come nasce, credi di andare avanti a coltivare l’aspetto musicale?
La passione per la musica è nata e cresciuta di pari passo con me, il pianoforte mi ha sempre trasmesso sensazioni che nessun altro strumento mi sa dare, ho imparato a suonarlo da autodidatta per cui non sono un fenomeno, ma mi piace suonare Satie, Beethoven e Chopin; ogni giorno (quando posso) mi ritaglio il mio spazio dove ci sono solo io davanti a me stessa e il mio pianoforte, a confrontarmi con ciò che non funziona o va storto nelle mie vicende, e a perdermi tra le note. E' liberatorio.. non potrei mai farne a meno.
Cos’è che musicalmente segui e che ti dà “quel qualcosa in più”…?
Beh se dovessi fare l'alternativa a tutti i costi ti direi che ascolto solo power noise, che guardo film ultra underground alla ritual suicide, e altre cose del genere. Ma onestamente seguo quello che mi trasmette emozioni, cerco di non soffermarmi su un genere (che poi non esistono nemmeno, i generi) ma piuttosto sul mio istinto. Ho passato varie fasi molto diverse tra loro, se me l'avessi chiesto un anno fa ti avrei detto certi nomi, oggi te ne direi degli altri, e domani probabilmente altri ancora.. Diciamo che quelli da cui proprio non posso separarmi sono Tom Waits, i Coil, Satie, Chopin, i Black Heart Procession, i Neurosis, le colonne sonore di Joe Hisaishi e di Akira Yamaoka. La lista intera di ciò che ho apprezzato sarebbe troppo lunga..
E nelle letture…
Bret Easton Ellis è la mia parte autolesionista (Meno di zero su tutti), Pirandello quella classica, Everville di Clive Barker la visionaria, e Jodorowsky la parte terapeutica. Di Jodorowsky ho amato profondamente Quando Teresa si arrabbiò con dio e Albina - il popolo dei cani, a loro modo mi sono stati molto d'aiuto proprio quando ne avevo bisogno.
Dal punto di vista storico, filosofico, ecc. amo molto gli scritti di Frege, Wittgenstein, Agostino, e gli scrittori classici come Lucrezio, Petronio, Seneca ed Epicuro
E nel cinema...
Nel cinema ho un tipo di approccio simile a quello che ho nella musica. Ho collezionato per anni ogni tipo di film, soprattutto giapponese, ma quelli che più riescono a lasciarmi come una sorta di "traccia" dentro, che mi fanno sentire emozioni in cui mi posso identificare, sono Old Boy, Léon, Sympathy for lady Vengeance, il Labirinto del Fauno, Strade Perdute e tutto Lynch, Ghost in the Shell e Akira, El topo... e dal lato più frivolo devo dire che ho sviluppato una forma di dipendenza FISICA (peggio di una droga) dalla serie televisiva Lost. Non riesco proprio a farne a meno, DEVO sapere assolutamente cosa succederà nella puntata successiva!!
Tre cose che elimineresti dalla faccia della terra…
La falsità e i gossip soprattutto. La terza non so.. forse il vaticano! ahah
E tre che vorresti che ci siano ma non ci sono…
Una sola, che la gente fosse in grado di farsi i fatti propri!
Tu ora parti per Los Angeles… bel viaggetto…sai già in che set lavorerai?
Ci sono vari cose programmate, per ora so di set fotografici, un paio di conventions, e un tappa a las vegas per una serata come "special guest".. il resto lo capirò sul momento!
Progetti futuri?
Per ora questo viaggio, e mi sembra già abbastanza.. dato anche che non ho ancora preparato nulla e il tempo per organizzarmi è quasi scaduto!
Una frase che vorresti dire a tutti…
"Haec paria sunt: non eris nec fuisti; utrumque tempus alienum est."
("È proprio la stessa cosa: in passato non c'eri, non ci sarai in futuro; futuro e passato non ci appartengono.")
(Seneca)
Links
Suicide Girls: Il sito che ospita Gogo
GoGo: MySpace Page
http://www.myspace.com/gogosuicide